Il Bhutan e i suoi festival religiosi
Pubblicato il: 03/08/2009

Dai Tour Operator: I Viaggi di Maurizio Levi > 27 settembre e 28 ottobre 2009, 13 febbraio e 27 marzo 2010


Paese piuttosto strano il Bhutan, profondamente impregnato della filosofia buddista, ma soprattutto lontanissimo dalla mentalità europea e occidentale in genere. Secondo i parametri occidentali basati sul PIL (Prodotto interno lordo), si tratterebbe di una delle nazioni più povere della terra; in realtà qui nessuno muore di fame, non esistono mendicanti, né disoccupati, né criminalità, il 90% della popolazione ha accesso gratis alla sanità, profilattici compresi, il 78 all'acqua potabile, l'88 al sistema fognario e l'aspettativa di vita negli ultimi 14 anni è passata da 47 a 66 anni. Parametri da sogno nel continente indiano. La risposta risiede nel fatto che in Bhutan, terra ricca di spiritualità e misticismo, ragionano in maniera completamente diversa dalla nostra, con priorità e valori del tutto differenti, tanto da aver sostituito il PIL con il FIL (Felicità interna lorda). Questa sigla, condivisa e sostenuta anche dal Dalai Lama, pone la persona al centro dello sviluppo, riconoscendo che l'individuo ha sì bisogni materiali, ma prima ancora spirituali ed emozionali; il miglioramento degli standard di vita deve comprendere il benessere interiore, i valori culturali e la protezione dell'ambiente, mentre lo sviluppo deve puntare ad aumentare la felicità delle persone, piuttosto che la crescita economica.
IL PAESE. Al turista straniero il Bhutan offre almeno tre cose: la varietà ambientale e paesaggistica, l'architettura e i festival religiosi. Il territorio spazia dalle pianure nella valle del Brahmaputra, poco sopra il livello del mare, alle colline e agli altopiani centrali a 2-3.000 m fortemente incisi dai fiumi, fino alle cime del versante sud dell'Himalaya alte fino a 7.500 m, molte ancora inviolate perché interdette agli alpinisti. Il 72% si presenta ricoperto da foreste intatte, il 20 da nevi perenni, il 26 da aree protette che ospitano elefanti, leopardi, tigri, scimmie, rinoceronti, orsi, panda, cervi, antilopi e tanti uccelli, con una delle maggiori biodiversità del pianeta. Singolari le abitazioni rurali, assai simili agli chalet svizzeri, in un contesto lindo e ordinato. Ovunque il paesaggio risulta dominato dagli "dzong" (ce ne sono 1.300), imponenti costruzioni situate in punti strategici nello stesso tempo monasteri, templi, fortezze militari e centri amministrativi, che da sempre svolgono un'imprescindibile controllo sul territorio. Esiste poi una quantità incredibile di edifici religiosi. I "goemba" sono monasteri buddisti ubicati spesso in luoghi appartati e di non facile accesso, contenenti uno o più templi con le cappelle di preghiera, gli altari e le statue delle divinità. Infine i "chorten" sono dei piccoli stupa presenti un po' ovunque, contenenti reliquie e luoghi di preghiera e di offerte. Dopo la distruzione cinese delle opere d'arte in Tibet, quelle del Bhutan sono rimaste le uniche testimonianze della cultura religiosa e artistica del buddismo tibetano. Gran parte degli "dzong" e dei monasteri organizzano una grande festa annuale, le quali costituiscono momenti di intensa suggestione scenografica e di aggregazione sociale, con musiche, danze, canti, rappresentazioni teatrali, cerimonie religiose, preghiere, processioni votive, benedizioni e mercatini, che durano tre giorni dall'alba al pomeriggio, il tutto al suono di tamburi, gong, trombe e cimbali. Dato il loro elevato numero, in ogni momento dell'anno ce ne sono parecchi in contemporanea.
IL VIAGGIO. L'operatore milanese "I Viaggi di Maurizio Levi", nel proprio catalogo "Deserti", propone in Bhutan un viaggio di 13 giorni dedicato alla visita dei principali monumenti storici e artistici del paese, in occasione dei più importanti festival religiosi. Partenze di gruppo con voli di linea Lufthansa da Milano e Roma il 27 settembre e il 28 ottobre 2009, il 13 febbraio e il 27 marzo 2010, con guida italiana, oppure individuali  settimanali (minimo due persone) per tutto l'anno con auto privata e autista e guida di lingua inglese, quote da 3.730 euro con pensione completa negli migliori hotel e guest-house esistenti.
Info:
www.deserti-viaggilevi.it

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