I Locali del Buon Formaggio, ma non solo
Pubblicato il: 28/09/2009

Fatti&Personaggi: Cheese 2009 (Bra)


Lo scorso 21 settembre sono stati consegnati a Bra (Cuneo) 564 riconoscimenti a quei ristoratori, osti, affinatori e negozianti di tutt'Italia che si sono distinti per l'offerta di formaggi proposta ai loro clienti: i Locali del Buon Formaggio. L'apertura della cerimonia è stata affidata a Bruna Sibille, Sindaco di Bra, che ha tracciato un parziale bilancio di Cheese molto positivo. Il Sindaco poi ha segnalato due iniziative che saranno adottate dall'amministrazione comunale. Dal 1 ottobre la mensa cittadina, che dà da mangiare ogni giorno a 1200 persone, lavorerà unicamente con prodotti a "Kilometri 0". In secondo luogo, il Comune di Bra si impegnerà affinché neanche un metro di campagna produttiva diventi terreno edificabile, al fine di preservare il paesaggio agricolo dei terreni circostanti.
E' stata poi presentata la nuova edizione del libro "Formaggi d'Italia", edito da Slow Food Editore. Piero Sardo, Presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità ed esperto di formaggi, ha ricordato la prima edizione del 1999, nata in un contesto diverso, in cui i formaggi di qualità e le piccole produzioni stavano vivendo un momento molto difficile, a vantaggio delle produzioni industriali. Oggi il panorama è mutato, e sono i piccoli produttori che hanno retto alla crisi, mentre l'industria casearia ha visto la propria quota di mercato ridimensionarsi. Prova di questa nuova vitalità sono i 100 formaggi in più che sono stati recensiti in questa guida rispetto all'edizione del '99. Per Piero Sardo i tempi sono maturi per un nuovo tipo di guida in cui valutare i formaggi con lo stesso principio che si usa per i vini: oggi esistono dei paletti metodologici che permetterebbero di selezionare solo quei formaggi che rispondono al criterio del "Buono, pulito e giusto": formaggi a latte crudo, prodotti da casari che rispettano il benessere animale e la sostenibilità ambientale.
Si è passati poi all'asta-sottoscrizione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena stravecchio, i cui proventi saranno devoluti a progetti in Kenya, curati della Fondazione stessa. Silvio Barbero, Segretario di Slow Food Italia, al termine della vendita dei 12 lotti, ha comunicato che l'importo raccolto è stato di 4.050 euro.
Infine, si è passati alla premiazione e Silvio Barbero ha ricordato: «Nella politica di tutela e promozione delle produzioni di qualità è fondamentale il ruolo di affinatori, ristoratori e negozianti che sono l'ultimo tassello della filiera produttiva, il vero anello di congiunzione tra produttore e consumatore. Slow Food, con questo premio vuole riconoscere e premiare il lavoro appassionato e fondamentale di tutte queste persone, che sono essi stessi garanzia di qualità del prodotto, con la loro professionalità e competenza».
Info:
www.cheese.slowfood.it

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