Museo Poldi Pezzoli: alla corte dei Visconti e degli Sforza
Pubblicato il: 05/10/2009

AgendaEventi: Milano > Dal 29 ottobre 2009 al 21 febbraio 2010


L'arrivo a Milano nel 1442 di due setajoli, provenienti da Firenze e da Genova, invitati da Filippo Maria Visconti, porta alla capitale lombarda la lavorazione della seta, dando vita a un'attività e a una tradizione che ancora oggi rappresentano l'emblema del gusto italiano nel mondo. Oltre cinque secoli più tardi, la mostra "Seta. Oro. Cremisi. Segreti e tecnologia alla corte dei Visconti e degli Sforza", in programma al Museo Poldi Pezzoli di Milano dal 29 ottobre 2009 al 21 febbraio 2010, illustra la straordinaria produzione artistica. Saranno presentate circa 50 preziose opere: raffinati velluti a disegno, damaschi e lampassi, per lo più broccati con oro e argento, ricami in seta con oro e perle, carte da gioco, preziosi codici miniati, oreficerie e dipinti. Questi manufatti documentano lo strettissimo intreccio tra le arti suntuarie che caratterizzava la produzione milanese e le origini e lo sviluppo di una attività tessile che in soli 40 anni ha raggiunto i vertici ineguagliabili della qualità, rendendo il caso milanese unico nella storia della tessitura serica.
Un'appassionante ricerca dedicata ai tessuti auro-serici lombardi del XV secolo, progettata dall'Isal (Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda) e condotta in collaborazione con nove istituzioni europee è pervenuta al riconoscimento di reperti tessili esistenti che mai nessuno aveva individuato. Realizzata da Chiara Buss, direttore del Dipartimento Arti Applicate Isal, e da Annalisa Zanni, direttore del Museo Poldi Pezzoli, "Seta. Oro. Cremisi" alza anche il sipario sul contesto culturale e sociale alla corte dei Visconti e degli Sforza.
Fra i protagonisti dell'evoluzione tessile milanese c'è il cremisi, una sostanza colorante derivata dalla cocciniglia che, nelle sue tonalità del rosso, dall'arancio al bruno, domina le sale espositive esaltando il gusto raffinato dei setajoli lombardi e rivelando anche il contesto economico dell'epoca. Milioni e milioni di cocciniglie erano al centro di serrate trattative commerciali che si svolgevano anche in mercati molto lontani. Anche il percorso espositivo non è definito dal disegno, ma dalle materie impiegate e dalla raffinatezza delle lavorazioni, ed è stato così pensato per sottolineare quella mistura di lusso e tecnologia che ha identificato la corte più ricca e potente della penisola italiana nella seconda metà del Quattrocento. Accompagna l'esposizione un volume a colori, edito da Silvana Editoriale. Apertura: da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Ingresso: 8 euro; ridotto 5,50 euro; bambini fino a 10 anni gratuito.
Info:
www.museopoldipezzoli.it

Copyright © Luoghidelmondo.info - Tutti i diritti sono riservati. Riproduzione vietata.

 

Netjack