Alla scoperta dei vini sulle tracce degli emigranti italiani
Pubblicato il: 02/11/2009

Americhe – Brasile


Nello Stato del Rio Grande del Sud lo sguardo si perde all'orizzonte tra le vaste distese di vigneti che modellano il paesaggio. E' impossibile non restare affascinati dalla regione dell'uva e dei vigneti. Tutto è iniziato con l'arrivo degli emigranti italiani nella regione della Serra Gaúcha. Insieme alle loro usanze, alla loro tradizione culinaria e alla loro cultura, gli italiani portarono in Brasile anche l'arte della vinificazione in queste terre lontane. Qui trovarono condizioni geoclimatiche ideali perché i vigneti crescessero rigogliosi, seppur vi fosse il problema delle piogge che investono la regione proprio nel periodo dell'anno che precede la raccolta dell'uva, momento cruciale per la maturazione. Le annate migliori si hanno infatti quando le piogge non sono abbondanti, come negli anni 1999, 2002, 2004, 2005 e 2006.
Altipiani e valli disegnano i meravigliosi paesaggi della Valle dei Vini, nel municipio di Bento Gonçalves, destinazione imperdibile per gli amanti dell'enoturismo. In un'area di 82 chilometri quadrati, da cui proviene oltre la metà di tutta la produzione vinicola del paese, piccoli vigneti e proprietà rurali minori convivono a fianco dei vigneti più importanti. Durante gli ultimi anni i produttori di vino della regione hanno conquistato l'attenzione degli intenditori a livello nazionale e internazionale. Dal 1996 i vini brasiliani ricevono premi internazionali prestigiosi come la Medaglia d'Oro nel concorso francese "Vinalies Internationales 2005". Tra i vini premiati l'Aurora Riserva Chardonnay 2004 e il Menegotto Spumante Brut.
Il momento migliore per fare un viaggio in questa regione è durante i mesi di gennaio e febbraio, nel periodo della vendemmia, quando i visitatori possono conoscere e seguire da vicino tutto il processo produttivo del vino. Un'avventura alla scoperta continua dei sapori, non solo del vino, ma anche di succhi, marmellate e di tutte le specialità delle aziende vinicole. Oltre alla gastronomia i turisti potranno godere di tutto il fascino delle architetture coloniali della regione, ispirate allo stile italiano.
La Valle di São Francisco, nello stato del Pernambuco, è forse meno conosciuta della Serra Gaúcha, ma rappresenta una realtà in grande sviluppo nel panorama della viticoltura in Brasile. Qui infatti viene prodotto il 95% dell'uva da tavola coltivata in Brasile e 5 milioni di litri di vino l'anno. Ciò fa del Pernambuco un modello di sviluppo per tutto il Nordest. La viticoltura pernambucana detiene già il 15% del mercato nazionale e impiega direttamente 30mila persone nella Vale di São Francisco, unica regione al mondo in cui è possibile fare ben due raccolti e mezzo l'anno.
Lagoa Grande, conosciuta come la capitale dell'uva e del vino nel Nordest, è oggi uno dei luoghi che più spiccano per la produzione vinicola in Pernambuco. Qui, in dieci aziende vinicole, che impiegano oltre 10mila persone, sono prodotti 20,5 milioni di chili di uva e 7 milioni di litri di vino l'anno, una parte dei quali viene poi esportata in altri Paesi e in diversi Stati del Brasile.
La "Festa dell'Uva e del Vino" offre ai visitatori e agli stessi abitanti di Lagoa Grande diverse attrazioni. Oltre ad assaporare l'uva e i vini, è possibile visitare alcune delle fazendas della regione per passegiare tra i filari di vite e scoprire tutte le tappe della produzione vinicola, dal momento in cui si pianta la vite all'imbottigliamento del vino.
Info:
www.Braziltour.com

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