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Capodanno a San Pietroburgo Pubblicato il: 16/11/2009 |
Dai Tour Operator: Adenium – Soluzioni di viaggio > Dal 29 dicembre 2009 al 2 gennaio 2010 |
San Pietroburgo città dal fascino e dall'appeal di elegante capitale dell'architettura e dell'arte zarista. La città ubicata nell'estremità più orientale del golfo di Finlandia, sul mar Baltico, si estende su un centinaio di isole e isolette formanti il delta del fiume Neva, emissario del grande lago Ladoga e della rete di fiumi e canali che vi fanno capo. Venne creata dal nulla in una piatta area paludosa e malsana nel 1703 per volere dello zar Pietro I il Grande con il nome tedesco di Sankt Peterburg, con l'intento di aprire uno sbocco economico e culturale del proprio vasto impero verso l'Europa. A costruirla chiamò architetti, urbanisti, ingegneri, artisti e artigiani da tutto il continente, e un ruolo fondamentale lo svolsero di sicuro gli italiani, nonché un numero rilevante di manodopera reclutata tra i servi della gleba, mentre per finanziare i lavori impose nuove tasse su tutto, comprese le barbe lunghe e i baffi. I lavori, seguiti di persona dallo zar, procedettero tanto alacremente che appena 8 anni dopo vi fece trasferire da Mosca gli uffici governativi e nel 1712 la Corte, sancendone il ruolo di capitale, una delle capitali più ricche ed eleganti di tutto il continente. L'apogeo si registrò sotto il regno di Caterina II la Grande, capace di importare artisti e capolavori da tutto il mondo, e poi all'epoca della vittoria su Napoleone, quando la Russia si affermò come potenza politica, economica, militare e culturale a livello planetario. Le misere condizioni economiche e sociali del proletariato russo, rimasto ancora ad un livello feudale, e i germi delle nuove idee liberali, progressiste ed egualitarie diffuse dalla rivoluzione francese portarono nell'Ottocento ad una serie di ribellioni, di scioperi e di scontri culminati poi nella rivoluzione d'ottobre del 1917 con l'assalto al Palazzo d'Inverno, l'affermazione dei Soviet bolscevichi di Lenin, l'abdicazione dello zar Nicola II, l'uccisione della famiglia reale dei Romanof e il trasferimento della capitale a Mosca. Sankt Peterburg divenne prima Petrograd, poi Leningrado, seconda città russa, primo porto, maggior centro industriale e più attivo emporio commerciale (oltre a metropoli più settentrionale del pianeta), e con questo nome divenne tragicamente famosa nel 1941 per l'assedio nazista durato ben 900 giorni di eroica resistenza, costata 1,5 milioni di civili (metà degli abitanti), considerata la maggior tragedia bellica umana della storia. E grazie ad un referendum nel 1991 dovuto alla perestrojka la città adottiva di Puskin, Dostojevskij e Lenin ritornò a chiamarsi San Pietroburgo. |
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