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Socotra, “isola della felicità” nell’oceano Indiano Pubblicato il: 23/11/2009 |
Dai Tour Operator: I Viaggi di Maurizio Levi > Fino ad aprile 2010 |
Nell'oceano Indiano, 350 km al largo delle coste dello Yemen, al quale appartiene, e 250 da quelle del Corno d'Africa e della Somalia, si estende l'arcipelago di Socotra composto da quattro isole (una maggiore lunga 135 km e larga 40, e tre decisamente minori e disabitate). Dopo secoli di totale isolamento, sono state aperte al turismo soltanto di recente e con strutture ancora pionieristiche. Un luogo dalla bellezza straordinaria e di estremo interesse naturalistico, dove si entra in contatto con un ambiente autentico e primordiale. Diciamo subito che se Charles Darwin fosse transitato da quelle parti, oggi sarebbero conosciute quanto le Galapagos, perché come laboratorio di studio per l'evoluzione biologica Socotra non è meno importante dell'arcipelago ecuadoregno. Tutto nasce dal fatto che l'isola si è staccata dall'Africa sei milioni di anni fa, vivendo da allora una autonomia biologica senza interferenze esterne, e che le sue montagne non sono mai state sommerse negli ultimi 135 milioni di anni, cioè dall'epoca dei dinosauri, con il risultato di riuscire a preservare animali e, soprattutto, piante risalenti a quel periodo e che oggi non esistono più in nessuna altra parte della terra. In pratica un "Jurassik park" in versione vegetale, con autentici fossili viventi. Si spiega così la mancanza di mammiferi, che allora non esistevano ancora, e il fatto che su 22 specie di rettili presenti 19 siano endemici e su 850 piante gli endemismi siano ben 283. Tra questi meritano di essere ricordati l'albero del sangue di drago, una pianta ad ombrello il cui tronco secerne un liquido rosso, usato come inchiostro, colorante e medicinale, oppure un albero di 6 metri che produce frutti simili ai cetrioli, il fico di Socotra, analogo ad un piccolo baobab, la rosa del deserto dai delicati fiori rosa e le molte varietà di piante grasse. La grande attrattiva dell'isola è sicuramente costituita dal suo enorme e integro patrimonio naturalistico e ambientale. La vegetazione fa di questo luogo la decima isola più ricca in assoluto del mondo per la varietà della flora esistente. La maggior parte delle piante si è adattata al clima caldo e arido in modo sorprendente, adottando specifiche strategie di sopravvivenza. |
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