Un anno meno nero del previsto
Pubblicato il: 30/11/2009

MangiareBereDormire: Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio


«Come ci eravamo augurati a settembre, siamo riusciti, raddoppiando gli sforzi, a contenere le perdite di un anno che si annunciava tremendo, sicuramente il peggiore degli ultimi trent'anni». Così Gianfranco Bucher, in occasione della chiusura invernale, stigmatizza il 2009 per il Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio. «Solo a partire da giugno - precisa Bucher - abbiamo avvertito un miglioramento dopo un avvio difficilissimo in cui siamo stati costretti ad ridimensionare considerevolmente i prezzi. «Poi è arrivato agosto con dei buoni risultati e grazie al tempo che non ci ha tradito abbiamo chiuso gli ultimi due mesi, settembre e ottobre, in controtendenza, riscontrando il ritorno del cliente europeo con la bella sorpresa dei francesi. Un mercato su cui abbiamo, comunque, molto investito.

«Tutto questo si traduce in un calo ridotto delle presenze pari al 2% a cui corrisponde, però, una contrazione del fatturato, meno peggiore del previsto, ma comunque dell'ordine del 10/12 per cento. Il fascino dell'albergo resta, quindi, intatto, anche se le spese extra diminuiscono, dai trattamenti estetici al ristorante, al bar, alla cantina. «Un comportamento molto più prudente - continua Bucher - che si somma alla nuova abitudine di non prenotare e di bussare direttamente alla porta dell'albergo. Se penso che ancora dieci anni fa le richieste di soggiorno ci arrivavano per lettera. Ora è il vero e proprio last second, rendendo sempre più complessa la messa a punto della macchina organizzativa pur restando la nostra un'ospitalità fatta su misura». «Per l'apertura dell'anno prossimo, fissata il 1 aprile 2010, non sono previste particolari novità, dopo la recente apertura delle 14 nuove stanze in stile anni Trenta, realizzate ristrutturando e sopraelevando il terzo piano, che hanno riscosso un grande successo».

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