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Una denominazione in buono stato di salute Pubblicato il: 21/12/2009 |
Fatti&Personaggi: Distretto del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene |
Nel rapporto annuale presentato dal Consorzio di Tutela Prosecco lo scorso 12 dicembre si evidenzia una denominazione in buono stato di salute che, nonostante il momento congiunturale difficile, conserva le proprie posizioni. I volumi sono stati pari a 57,4 milioni di bottiglie per un valore complessivo al consumo di oltre 370 milioni di euro. La suddivisione del mercato vede per lo spumante il mercato nazionale al 69,1% e l'export al 30,9%, mentre per il frizzante il mercato nazionale rappresenta il 72,4% e l'estero è al 27,6% con il mercato europeo, che rimane comunque il principale sbocco (76,6%). Nell'ambito dei mercati extra europei, aumenta la quota di spumante con un'incidenza pari al 23,4% dei volumi in bottiglia e risulta il significativo incremento del Nord America con il 15,8% delle esportazioni totali. Con riferimento alla condotta delle imprese sul mercato interno dello spumante si evidenzia un aumento del peso delle vendite verso il Nord Ovest (+2,3%), mentre nel Nord Est si riscontra una crescita per il Superiore di Cartizze (+8,3%). Diminuisce invece, in termini relativi, il ruolo delle vendite della denominazione verso le regioni centro-meridionali del Paese. Dall'analisi dei canali di sbocco in Italia si rileva la generale crescita della Grande Distribuzione Organizzata, che si attesta al di sopra dei 3 punti percentuali per gli spumanti e assume un peso rilevante per il frizzante (+13%). Il canale Ho.Re.Ca, tuttavia, si conferma come canale di riferimento del mix delle versioni a Denominazione, con un ruolo prevalente nel caso dello spumante (34,9% delle vendite). Le vendite al pubblico si rafforzano per tutte le tipologie, con un'interessante crescita per il Superiore di Cartizze (+1,3%), che sfiora i 10 punti percentuali delle vendite sul mercato domestico. In termini di volumi esportati, si conferma il ruolo della Germania come mercato driver delle vendite rispetto a tutte le tipologie della denominazione, con il 37,5%. Per lo spumante, va segnalato anche l'aumento significativo delle vendite destinate a Svizzera e Regno Unito, corrispondenti rispettivamente al 18,7% e al 6,2% dei volumi commercializzati sui mercati internazionali. Sulla scia di questi cambiamenti, si assiste alla forte crescita dei mercati extra europei (+9,2%), che vedono l'interessante crescita delle quote esportate verso il mercato nordamericano, che raggiungono il 15,7%. In quest'ambito gli Stati Uniti detengono la maggioranza del market share con il 9,6%. |
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