Camerun, antiche culture e tradizioni indigene
Pubblicato il: 25/01/2010

Dai Tour Operator: I Viaggi di Maurizio Levi > Fino a marzo 2010


Posizionato come cerniera tra l'Africa occidentale e quella centrale, il Camerun si presenta come uno dei Paesi più variegati della regione, in grado di offrire uno spaccato significativo di un continente non ancora contaminato e legato alle antiche culture e alle tradizioni indigene. Ubicato in senso longitudinale dal golfo di Guinea, dove si affaccia per 400 km, fino alle sabbie del Sahel sulle rive del lago Ciad, presenta a sud basse pianure costiere ricoperte da foreste pluviali equatoriali con una straordinaria biodiversità di flora e fauna, abitate da popolazioni bantu; la foresta di Korup, rifugio per gorilla di pianura, scimpanzé e per gli endemici drillo, è la più antica e selvaggia del continente, mentre quella primigenia di Dja rientra tra le riserve della biosfera dell'Unesco. Sempre sulla costa il vulcano attivo del monte Camerun, vetta maggiore dell'Africa occidentale con 4.095 m e antica isola, sembra sorgere dal mare in maniera scenografica. Al centro l'Adamawa plateau separa in due il Paese, a nord troviamo un arido territorio collinare, abitato da popolazioni sudanesi, che verso il confine con la Nigeria si eleva in due ripidi massicci montuosi, i Mandara vulcanici e l'Alantika granitico, isolati e di non facile accesso, disseminati di pittoreschi villaggi popolati da clan tribali che hanno saputo conservare fino ad oggi i loro vetusti stili di vita e i propri culti animisti.

Il Camerun è storicamente formato da un coacervo di etnie, aggravato dalle recenti dominazioni coloniali tedesca, francese e inglese: vi si parla ufficialmente francese, inglese e arabo, oltre a centinaia di lingue e dialetti locali; annovera infatti 280 gruppi etnolinguistici diversi, accomunati da strutture sociali tribali di tipo tradizionale e feudale dove i capi locali vantano ancora molto potere. Tra questi rientrano anche i pigmei, gli abitanti primigeni dalla bassa statura, che vivono seminomadi nelle foreste di caccia e di raccolta ad un livello di semipreistoria. Dal punto di vista religioso i camerunesi si dividono tra cristiani (40%), musulmani (25) e animasti, con non poche contaminazioni reciproche.

Oltre la metà del Paese si presenta ancora ricoperto da foreste, le maggiori risorse derivano dall'agricoltura (caffè, cacao, tabacco, gomma, palme e cotone) e quelle minerarie da bauxite, gas e petrolio. La capitale è Yaoundè, ma Douala ne è la più importante città portuale. Le principali attrattive sono costituite dal parco nazionale di Waza, popolato da grandi mandrie di elefanti, giraffe, ippopotami, antilopi e leoni, e dai monti Mandara e Alantika presso il confine con la Nigeria,  tutti nel nord. I Mandara offrono magnifici paesaggi con cime coniche, spuntoni rocciosi, valli nascoste e villaggi affascinanti con capanne dal tetto conico abitati dall'etnia Kirdi, i pagani, famosi per  gli  animati mercati, punti di incontro per le diverse tribù con i loro costumi tradizionali, dove i colori si mescolano agli odori, alle grida degli imbonitori, al pianto dei bambini, al cicaleccio delle donne intente a mercanteggiare. Gli Alantika si presentano isolati come una inespugnabile fortezza medievale di roccia, con falesie precipiti, guglie e monoliti; questo luogo inospitale venne scelto nel XVII sec dai Koma per sfuggire dall'Islam e dagli schiavisti, diventando uno dei popoli più autentici e incontaminati del continente. Gli uomini sono nudi con il solo astuccio penico e cacciano con frecce avvelenate, mentre le donne, accanite fumatrici di pipa, vestono un gonnellino di frasche, e abitano in case rotonde di fango con tetto di paglia. Non hanno re, ma il capo del villaggio svolge ogni funzione, dal giudice al guaritore. Sono animisti e poligamici: si accoppiano alla pubertà, dopo un periodo di iniziazione isolati nella foresta, e dopo due anni di convivenza se la donna rimane incinta si sposano. Sono famosi per lo loro feste a base di birra di miglio e di danze sfrenate, allietate da buffoni irriverenti.

IL VIAGGIO. L'operatore milanese "I Viaggi di Maurizio Levi"  propone in Camerun un itinerario di 11 giorni di interesse naturalistico e etnografico che tocca a nord il parco Waza, i villaggi e i mercati sui monti Mandara appartenenti a diverse etnie, e a sud l'incontro con i pigmei celati nella foresta equatoriale costiera. Partenze mensili con voli di linea da Milano e Roma fino a marzo 2010, pernottamenti nei migliori hotel disponibili con pensione completa, guida locale di lingua italiana, quote da 2.100 euro. In Camerun Viaggi Levi organizza anche un itinerario di 16 giorni che prevede anche un trekking di 4 giorni per scoprire le etnie abitanti sui monti Alantika.

Info:
www.deserti-viaggilevi.it

Copyright © Luoghidelmondo.info - Tutti i diritti sono riservati. Riproduzione vietata.

 

Netjack