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Piccoli, grandi produttori e aree enologiche a “Gusto in Scena” Pubblicato il: 01/03/2010 |
AgendaEventi: Venezia > 1/4 marzo 2010 |
L'Italia è un Paese eccezionale, unico perché permette di scoprire in luoghi inaspettati vere e proprie delizie. Ne sono convinti anche gli organizzatori di Gusto in Scena che hanno volutamente ridotto il numero di cantine "famose" per dare ai visitatori il piacere e il gusto di nuove scoperte selezionate durante i viaggi alla ricerca del gusto. Durante "I Magnifici Vini" sarà presentata, ad esempio, l'area del Lacrima di Morro d'Alba, vino di grandissima piacevolezza prodotto nelle Marche, in provincia di Ancona, o quella del Raboso del Piave che porta il nome del fiume cui è legato per le sue origini storiche. Il Lacrima di Morro d'Alba vanta una tradizione antichissima: la leggenda vuole che Federico Barbarossa, stabilitosi nel castello di Morro d'Alba dopo aver assediato Ancona, divenisse uno dei maggiori sostenitori della prelibata bevanda. Il Raboso del Piave, coltivato con successo in tutta la provincia di Treviso, dai colli del Montello e di Conegliano, sino a tutta la pianura, su ambo le sponde del fiume Piave. Per secoli il Raboso fu il solo vino che la Serenissima riuscì ad esportare anche fino in Oriente. Ecco perché il Raboso era definito anche "vin da viajo", vino da viaggio. Il Raboso Piave, raggiunta la sua piena maturità, è uno dei grandi rossi italiani. Accanto alle zone poco note, sarà dato spazio al nuovo volto delle cantine sociali. Esse sono state spesso un elemento importante nell'evoluzione del vino italiano, che ha permesso la conservazione del territorio e grande merito nella salvaguardia delle tradizioni locali. Le più lungimiranti negli anni hanno avuto una grande crescita e oggi offrono vini di alta qualità. Cantine testimoniano l'evoluzione del vino italiano vincendo concorsi internazionali e proponendo vini di indubbio fascino. La loro esistenza ha soprattutto salvato il territorio permettendo ai piccoli viticultori di conservare i loro vigneti e continuare il lavoro dei propri padri. Ci saranno però anche le denominazioni che più fanno parlare di sé, come la Franciacorta, la cui qualità è riconosciuta oggi a livello internazionale, Anche Venezia come città ospite ha avuto un indiretto riconoscimento con la presenza di nove cantine del Prosecco, il "vino dei veneziani". Sarà poi la volta degli ospiti esteri. L'Austria farà conoscere i suoi eccellenti vini bianchi e dolci. Contrariamente a quanto si pensa, infatti, l'enologia rappresenta per l'Austria un aspetto fondamentale della cultura del paese. Qui la viticoltura ha radici preromane: furono i celti a coltivare per primi la vite in queste zone. La Slovenia sarà presente con le sue principali aree vitivinicole: il Collio Sloveno, o Goriška Brda, zona dove il vino venne coltivato prima dagli Illiri e dai Celti, poi da Romani; ancora, la Valle del Vipacco, pregiata area vinicola lungo la linea di confine con l'Italia e l'Istria slovena, o colli Šavrinski hribi, paesaggio caratterizzato dal clima e dalla vegetazione mediterranei e dai nobili vini: il rosso Refosco, la Malvasia d'oro e l'aromatico Moscato. Ultima nazione, presente solo martedì e mercoledì, sarà la Francia che presenterà delle vere e proprie chicche provenienti dalle regioni del Languedoc-Roussillon, Borgogna, Alsazia, Loira, Bordeaux e Champagne.Infine, a Gusto in Scena il vino diverrà più familiare anche per il grande pubblico, grazie al metodo d'abbinamento Cibovino, studiato per consentire al consumatore di scegliere per ogni piatto tra diverse decine di etichette, in funzione del suo gusto personale. Info: www.gustoinscena.it |
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