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Lestremo, sconosciuto, nord-est dellIndia Pubblicato il: 01/03/2010 |
Dai Tour Operator: I Viaggi di Maurizio Levi > 17 marzo 2010 |
Nell'estremo nord-est l'India presenta un territorio, suddiviso in sette stati, circondato da Bhutan, Tibet cinese, Birmania e Bangladesh, e collegato al resto della nazione da un'esigua striscia di terra. Si sviluppa attorno all'alto corso del Brahmaputra, uno dei maggiori fiumi asiatici, fino alle ultime propaggini himalayane, alte comunque fino a 6.500 m, con paesaggi mozzafiato e un ambiente estremamente vario e incontaminato che spazia dalla vegetazione tropicale alle foreste temperate sempreverdi, fino alle conifere d'alta quota, con oltre 500 specie di orchidee e la metą della ricca fauna indiana, compresi endemismi come rinoceronte unicorno, leopardo delle nevi, tigri, orsi e elefanti bradi, protetti in bellissimi parchi nazionali poco visitati. Si tratta di un'India diversa, sconosciuta, la pił segreta e remota. Nel caleidoscopio di popolazioni che compongono la federazione indiana ci sono anche 70 milioni di adivasi, il 7 per cento del totale, appartenenti a 450 gruppi tribali principali diversi tra loro per stirpe, lingua, cultura, religione e modi di vita, sparsi un po' in tutta la nazione. Sebbene il Nord-Est annoveri soltanto il 7,5 per cento del territorio nazionale, le sue sperdute vallate ospitano ben un quinto di tutti gli adivasi indiani, concentrati soprattutto nei due stati maggiori, l'Assam e l'Arunachal Pradesh, dei quali costituiscono la principale attrattiva per il nascente turismo assieme ad un habitat naturale straordinario, che ne fa uno degli ultimi paradisi dell'Asia. Il plurimellenario isolamento geografico e culturale vi ha infatti preservato intatte centinaia di etnie di origini e lingua mongole e tibeto-birmane, dove le religioni tradizionali lasciano spazio all'animismo, dove il commercio si fonda ancora pił sul baratto che sull'uso del denaro, dove musica, danza e artigianato risultano assai creativi e originali, in particolare per i bei tessuti colorati, le maschere e le statue di legno. Dal 1200, e fino al 1826 quando subentrarono gli inglesi, questo territorio fu governato ininterrottamente dagli Ahom, tribł di origini birmane che lo tennero isolato dal resto dell'India e del mondo. L'Assam costituisce la regione indiana pił verde in assoluto, con le sue enormi piantagioni di tč, le risaie, le foreste e le palme da cocco. Possiede due importanti parchi nazionali: il Kaziranga, dove si registra la maggior concentrazione del rarissimo rinoceronte unicorno, presente con 1.500 esemplari assieme a tigri, elefanti, cervi, bisonti e uccelli acquatici, visitabile con fuoristrada e a dorso d'elefante, e il Nameri che tutela foreste e paludi con elefanti selvatici, tartarughe, uccelli palustri e qualche tigre. Degna di interesse anche l'isola di Majuli, la maggior isola fluviale al mondo, una striscia di sabbia di 886 kmq in mezzo al Brahmaputra, famosa per i suoi 22 monasteri hindi eretti nel 1400 per salvaguardare le arti dell'Assam, candidata a diventare un sito Unesco. IL VIAGGIO. L'operatore milanese "I Viaggi di Maurizio Levi" č tra i pochissimi a proporre un viaggio di 13 giorni alla scoperta delle etnie e della natura in Assam e Arunachal Pradesh. Partenze con voli di linea Lufthansa da Milano e Roma il 17 marzo 2010, accompagnatore italiano, pernottamenti nei migliori hotel, guest-house e campo tendato con pensione completa, quote da 2.480 euro. Info: www.deserti-viaggilevi.it |
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