Turismo sociale e associato, tracciato l’identikit
Pubblicato il: 05/04/2010

Fatti&Personaggi: Isnart


Isnart ha curato e presentato (a Viterbo durante la BTSA, Borsa del Turismo Sociale e Associato) il secondo "Rapporto sul Turismo Sociale e Associato". Uno studio, unico in Italia, che è stato effettuato con interviste svolte in due periodi dell'anno (luglio 2009 e gennaio 2010) e mette a fuoco tutto quanto ruota attorno al complesso e vasto mondo dei viaggi organizzati dai circuiti dei Cral aziendali, dei dopolavoro, delle parrocchie e organizzazione religiose, delle scuole, dei circoli culturali e sportivi e dei comuni di residenza.

Sono dati significativi e importanti quelli che si leggono nel Rapporto. Sono infatti oltre 800mila i turisti che hanno prenotato la propria vacanza attraverso il circuito sociale e associato nel 2009, per un numero di vacanze principali effettuate pari a un milione e 126 mila e un fatturato di 727,3 milioni di euro. Una cifra, questa, che va però almeno raddoppiata considerando che questo tipo di turisti effettuano in media 2,3 soggiorni l'anno. Ciò vale a dire che il giro d'affari generato in Italia da questo settore del turismo si attesta nel suo totale ad almeno un miliardo e mezzo di euro.

Il documento ha messo in evidenza dati di particolare interesse che svelano peculiarità e aspetti inediti di un comparto del turismo di ampie proporzioni, fino a oggi poco conosciuto e valutato, e l'identikit del vacanziere italiano che prenota tramite i Cral. È emerso, per esempio, che questi volumi di domanda turistica e di spesa hanno coinvolto quasi 6.400 strutture, pari al 9,3% del totale nazionale. Tra queste, quelle più utilizzate sono le case per ferie (28,6%), seguite dagli ostelli per la gioventù (22,4%), dai villaggi turistici (15%) e dagli alberghi (11,5%) soprattutto di categoria superiore. A livello nazionale le associazioni sportive (5,2%) e quelle culturali (4,7%) sono le più diffuse, seguite dai Cral aziendali (3%) e dalle scuole (2,7%).

Altro dato significativo è quello che evidenzia come i Cral aziendali e le associazioni culturali siano i soggetti più importanti attraverso i quali passa la quota maggiore sia di vacanzieri del Bel Paese sia di vacanze effettuate. Al mondo delle imprese è legato infatti il 28,8% delle vacanze principali prenotate nel corso del 2009, mentre la rete delle associazioni culturali ne ha veicolate il 21,7%. A seguire le parrocchie che si assestano sul 18,6%. Sul fronte delle motivazioni al viaggio emerge che la spinta maggiore arriva dalle bellezze naturali del luogo e dal desiderio di vedere di vedere un posto mai visitato. Le scelte avvengono, inoltre, in base alla convenienza dei prezzi (11,5%), alla vicinanza (10,9%), perché si segue la decisione altrui (11,9%) e in base alla possibilità di praticare attività sportive (8,8%).

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