E' un errore pensare di visitare la Cina come qualsiasi altro Paese, perché in realtà non si tratta di una nazione, bensì di un continente.Per la sua enorme estensione, per la sua estrema varietà geografica, climatica, ambientale e umana che si possa incontrare in un unico stato, non esiste una sola Cina, ma piuttosto tante Cine una diversa dall'altra. Per visitarla occorre scegliere quale parte di essa si vuole vedere, tra le tante possibili, occorre compiere una scelta, geografica o tematica che sia. Tra le varie opzioni possibili, una delle più interessanti riguarda gli stati meridionali del Guangxi e dello Yunnan, verso i confini con Vietnam, Laos, Myanmar e Tibet, che assieme a storia, arte e cultura sono in grado di offrire alcuni dei paesaggi più vari e affascinanti del paese, le zone di maggior pregio naturalistico, nonché la maggior concentrazione di minoranze etniche con tutto il loro corollario somatico, di costumi, di stili di vita e di artigianato che ne fanno mondi a sé stanti, purtroppo ogni giorno minacciati da un ineluttabile processo di globalizzazione.
Come si sa la Cina rappresenta uno dei principali luoghi di origine dei vegetali esistenti sul pianeta: possiede infatti oltre 30mila specie diverse di piante, delle quali ben 17.300 endemiche e 2.500 di alberi. Molte piante, tra le quali azalee, camelie, orchidee, rododendri, loto, magnolie, ginkgo, bambù, acero, betulla, pioppo e abete, sono originarie di questa terra. Oltre la metà provengono dallo Yunnan, una delle poche regioni cinesi dove sia ancora possibile osservare in libertà anche animali come scimmie bianche e dorate, antilopi, panda, tigri, cervi, bufali, elefanti e una grande varietà di uccelli. Non tutti gli abitanti della Cina sono di etnia han. Nelle enormi regioni di frontiera e in diversi territori acquisiti con le armi all'impero vivono infatti numerose minoranze etniche e linguistiche caratterizzate dalle loro diverse tradizioni, dagli antichi costumi, dai peculiari stili di vita, non ancora assimilate alla cultura cinese. La provincia con il maggior numero di minoranze è rappresentata dallo Yunnan, che ne possiede ben 26, senza considerare le differenze a livello tribale, e costituiscono la metà della popolazione. Spesso sono molto diverse le une dalle altre, per dove e come vivono, per gli abiti, i gioielli e le acconciature delle loro donne, per le credenze e le pratiche religiose, ma a volte offrono anche denominatori comuni come le diffuse strutture matriarcali che non prevedono il matrimonio o forme analoghe; società tutte al femminile dove le donne praticano il libero amore, si accoppiano senza impegno quando e con chi vogliono e allevano da sole i figli, senza padri né mariti, e dove gli uomini contano poco, ma sono anche sgravati da ogni responsabilità.
IL VIAGGIO. L'operatore milanese "I Viaggi di Maurizio Levi" propone un itinerario di 16 giorni attraverso le minoranze etniche e i paesaggi del Guangxi e dello Yunnan, in un giusto equilibrio tra arte, cultura, ambiente, popolazioni e scenari estremamente vari. Partenze individuali settimanali con guide locali di lingua italiana e mensili di gruppo con accompagnatore italiano da maggio ad ottobre con voli di linea Lufthansa da Milano e Roma, quote da 3.680 euro con pensione completa nei migliori hotel.
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