Turchia: viaggio nell’Anatolia orientale
Pubblicato il: 24/05/2010

Dai Tour Operator: Adenium – Soluzioni di viaggio > 6/16 giugno 2010


L'Anatolia orientale, ancora oggi, è una regione isolata e di difficile accesso, povera e arretrata pur se di rilevante fascino e ricca di testimonianze storiche ed artistiche. L'altopiano anatomico verso i confini orientali con Georgia, Armenia, Iran, Iraq e Siria si presenta come un enorme tavolato ad una quota di 1.800 m, compresso a nord dai monti del Ponto affacciati sul mar Nero e a sud dai monti del Tauro e dell'Hakkari, dai quali nascono i grandi fiumi mesopotamici del Tigre e dell'Eufrate, tutti alti oltre i 4.000 m, mentre ad est svetta la possente mole conica del vulcano dell'Ararat, la montagna biblica dell'arca di Noè perennemente imbiancata di neve con i suoi 5.165 m di altitudine. Una terra aspra, selvaggia e poco abitata, dove vivono ancora lupi e orsi e prevale la pastorizia seminomade, legata ad uno stile di vita tradizionale più centroasiatico che mediterraneo, eppure una regione con una storia antichissima di lontane civiltà in quanto ponte naturale tra l'Asia Minore e il continente asiatico e passaggio obbligato per le rotte commerciali tra l'Oriente e gli imperi romani e bizantini, dalla Cina fino al Mediterraneo.

Un possibile itinerario attraverso la Turchia orientale non può che partire da Erzerum, antica città carovaniera a 1.950 m di quota ricca di eccezionali monumenti di epoca selgiuchide, e proseguire per Ani, la scenografica città morta già capitale del regno di Armenia che dentro le mura conserva i resti di una dozzina di chiese risalenti al X-XIII sec., degni da soli di giustificare il viaggio. Dopo Dogubayzit, la città turca più ad est dominata dall'Ararat, dove merita una visita il curioso palazzo di Ishrak Pasha, residenza seicentesca di un emiro curdo dove si fondono diversi stili architettonici, si arriva al suggestivo lago Van, specchio d'acqua salatissima grande dieci volte il Garda circondato da altissimi massicci vulcanici, sulle cui sponde si susseguono siti storici e archeologici. Da non perdere sull'isola di Ahtamr la chiesa del X sec., capolavoro dell'architettura armena, la cittadella di epoca selgiuchide e ottomana e la necropoli dell'antica città araba di Eski Ahlat. Si passa per Diyarbakir, antico nodo carovaniero nell'Anatolia sud-orientale dalla bella cinta muraria, per raggiungere uno dei luoghi più affascinanti e singolari di tutto il paese: la vetta del monte Nemrut Dagi con la monumentale tomba di Antioco I, satrapo locale del I sec. a.C.  circondata da enormi teste di leoni, aquile, dei e personaggi nelle quali si fondono elementi culturali ellenistici, anatolici e persiani. Prima di arrivare a Malatya, da dove si riprende l'aereo, ultima sosta a Divrigi, antica piazzaforte bizantina, per ammirare la stupenda moschea trecentesca, curioso intreccio d'arte indiana e selgiuchide.

IL VIAGGIO. L'operatore milanese "Adenium - Soluzioni di viaggio" propone dal 6 al 16 giugno 2010 un tour di 11 giorni attraverso l'Anatolia orientale toccando tutti i luoghi di principale interesse. Partenza da Milano con voli di linea, pernottamenti in hotel a 3 e 4 stelle con pensione completa (esclusi alcuni pasti), accompagnatrice dall'Italia, assicurazione e documentazione, quote da 2.020 euro.

Info:
www.adeniumtravel.it

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