Paesaggi
I paesaggi sono pronti.
Portano gioia e felicità
a ogni persona che passa di là.
I paesaggi sono unici
nella loro verità. Melody Aurora Sara
(9 anni)
Si presume che l'uomo dalla Maschera di Ferro fosse talmente importante che il Sovrano francese Luigi XIV, detto il "Re Sole", non ebbe la forza di farlo decapitare; la sua colpa fu, probabilmente, talmente grande che decise di fargli coprire la faccia da un drappo di velluto nero e sopra, come scrisse Voltaire, avvitargli una maschera fatta con strisce d'acciaio: così conciato, lo fece errare da una prigione all'altra del reame. Nella prigione della Cittadella di Pinerolo (allora sotto il dominio francese) giunse, scortato da D'Artagnan e dai suoi moschettieri, il 24 agosto 1669 il detenuto eccellente, suddito di Luigi XIV, il cui viso, appunto, era coperto da una "maschera di ferro". Nonostante alcuni privilegi, di cui poteva godere, scontava una condanna disumana, che lo privava del volto e dell'identità. Da qui, dopo 16 anni di detenzione, fu trasferito alla fortezza di Exilles, quindi portato per alcuni giorni a Briançon - Ancien Château, per poi essere trasferito nel maniero di Fort Royal che si trova a strapiombo sulla costa meridionale dell'isola di Santa Margherita presso Cannes. Infine fu riportato a Parigi nelle celle della Bastiglia, ove morì il 19 novembre 1703. Per tutti rimase ed è ancora "l'uomo dalla Maschera di Ferro". Alcuni anni dopo la sua morte si scatenò una vera caccia all'identità di quest'uomo che, nel tempo divenne una leggenda che è, tutt'oggi, ancora oggetto di ricerche da parte di storici appassionati, come lo fu nel passato da parte anche di celebri scrittori. La memoria della sua permanenza a Pinerolo, della nobiltà del suo carattere e del suo doloroso destino, offre lo spunto per ricordare le luci, le ombre, i fasti e i costumi del glorioso passato della cittadina piemontese, la più francese d'Italia, essendo appartenuta per ben 120 anni alla Francia. Info: www.mascheradiferro.net
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