Agli albori del primo millennio a.C. la costa della
Tripolitania vide la nascita e lo sviluppo dei primi scali commerciali fenici.
Nel VI sec. a.C. un gruppo di coloni greci provenienti da Thera (Santorini)
sbarcarono sulle coste della Cirenaica iniziandone la colonizzazione. La
sottile striscia di terra chiusa a sud da rilievi montuosi che la riparano dai
venti del deserto e affacciata a nord sul Mediterraneo entrò infine nell'orbita
di Roma, conoscendo una straordinaria fioritura economica, i cui riflessi si
colgono in alcune delle più imponenti vestigia di città che il mondo antico ci
ha lasciato. In seguito vi si insediarono i bizantini (che vi edificarono le
basiliche le cui colonne si stagliano oggi sull'orizzonte marino), gli arabi e
infine i turchi, i quali congelarono la storia del Paese fino all'ingloriosa
invasione iniziata nel 1911 dalle truppe italiane: una delle pagine meno
edificanti della nostra storia. La recente apertura al turismo delle frontiere
della Libia offre al viaggiatore colto la possibilità di conoscere l'enorme e
misconosciuto patrimonio archeologico disseminato lungo le sue coste. Si tratta
di imponenti insediamenti punico-romani in Tripolitania e
greco-tolemaici-romani in Cirenaica, con alcune sovrapposizioni tardive
bizantine, due mondi assai diversi geograficamente e culturalmente per la
separazione fisica operata dalla lingua sahariana del golfo della Sirte, dove
il deserto arriva a lambire le onde del mare. Città portuali opulente e
raffinate, che fondarono la loro ricchezza sulla prospera agricoltura della
costa libica e sui floridi commerci tra il Mediterraneo e l'Africa interna, ma
soprattutto città giunte quasi integre fino a oggi grazie all'assenza di
sovrapposizioni abitative successive, come invece è avvenuto per gran parte
delle città antiche greche e romane, se non la sabbia del deserto.
IL VIAGGIO.
L'itinerario parte da Bengasi, capoluogo della Pirenaica che nell'architettura
conserva ancora tracce tangibili della presenza coloniale italiana, e
tocca la basilica bizantina di
Qsar Libya, il cui pregevole pavimento è formato da 50 pannelli musivi, uno dei
quali ritrae l'imponente faro di Alessandria, unica rappresentazione giunta
fino a noi di una delle sette meraviglie dell'antichità. Si prosegue per il
vasto sito di Cirene, situata in bella posizione panoramica su una collina, per
visitare quella che in epoca greca prima e romana poi fu uno dei più importanti
insediamenti del Mediterraneo, considerata al pari di Roma e di Atene; il
tempio di Zeus ad esempio, il maggior tempio africano e tuttora ben conservato,
aveva infatti le stesse dimensioni del Partenone ateniese. Scendendo dalla
città si attraversa l'enorme necropoli che la circonda, con tombe di diversa
tipologia, approdando ad Apollonia, porto di Cirene in bella posizione tra le
colline e il mare, che agli edifici greci e romani affianca alcune belle
basiliche bizantine. Si passa quindi agli imponenti resti di Tolemaide, porto
della colonia greca di Barce, che durante il III sec. a.C. e poi in epoca
romana fu un importante centro commerciale. Con un lungo itinerario si aggira
il golfo della Sirte, dove il Sahara arriva a lambire il Mediterraneo, con
sosta a Ghirza, attivo insediamento agricolo tra III e VI sec. d.C. e oggi sito
archeologico in pieno deserto formato da una quarantina di singolari e
scenografici mausolei funerari. Affacciata sul mare si trova Leptis Magna, la
maggiore città dell'Africa romana e terra natale dell'imperatore Settimio
Severo, la cui grandiosità e magnificenza giustificano appieno, oggi come
allora, l'appellativo di magna. La sua notevole ricchezza derivava
dall'abbondante produzione locale di olio, dall'attività commerciale del porto
e dal fatto di costituire uno dei maggiori terminali delle carovaniere
transahariane sul Mediterraneo. Parecchi edifici pubblici come le terme, il
foro, l'anfiteatro e il circo potevano competere per dimensioni con quelli di
Roma. Si raggiunge quindi la capitale Tripoli, una moderna metropoli che
conserva come unica testimonianza dell'Oea romana l'imponente arco trionfale di
Marc'Aurelio. Ma il suo museo è tanto ricco da meritare da solo, per un
appassionato di archeologia, una visita a questa città, che al visitatore offre
comunque la bellezza della medina, l'animato suk, alcune belle moschee e l'ex
quartiere coloniale italiano ancora ben conservato. Il viaggio si conclude
infine con la visita di Sabrata, importante emporio fenicio-punico-romano dove
soggiornò anche lo scrittore latino Apuleio, ricco di imponenti monumenti tra
cui il tempio di Pater Liber, il pavimento musivo della basilica bizantina di
Giustiniano e il teatro, sapientemente ricostruito in tutto il suo splendore
dagli archeologi italiani, che è uno dei maggiori dell'antichità.
L'operatore milanese "Adenium - Soluzioni di viaggio"
propone dal 20 al 28 ottobre un tour di 9 giorni che tocca tutti i principali
insediamenti storici della Cirenaica e della Tripolitania, guidato
dall'archeologa Daniela Betto, specialista in archeologia libica. Partenza con
volo di linea Libyan Airlines da Milano via Roma, pernottamenti in hotel a 3, 4
e 5 stelle con pensione completa, accompagnatrice dall'Italia, assicurazione e
documentazione, quote da 1.900 euro.
Info:
www.adeniumtravel.it
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