Apre oggi, e proseguirà fino al 27 giugno 2010, al Museo di Santa Giulia di Brescia (via Musei, 81/b) "Inca. Origine e misteri delle civiltà dell'oro". Si possono così ammirare 270 opere provenienti dai maggiori musei del Perù. L'iniziativa è organizzata in stretta collaborazione col governo peruviano che ha concesso, per questo appuntamento, tesori finora mai esposti al di fuori dei confini nazionali. Reperti e testimonianze eccezionali che ripercorrono l'intera storia delle civiltà dell'oro ammaliando i visitatori. Un percorso espositivo che, in un'ambientazione suggestiva, presenta oggetti in metalli preziosi, terrecotte, sculture in pietra e in legno. Le opere in oro, argento, bronzo e rame, oltre a rappresentare il più numeroso complesso di reperti in metalli preziosi mai esposto al mondo, consentono di scoprire quei tesori che abbagliarono i "conquistadores" e che per secoli hanno fatto del Perù il simbolo stesso della ricchezza.
La mostra, articolata in dieci sezioni ("Cronologia", "Le Tecniche di trasformazione del metallo", "La Cosmovisione", "Le Linee di Nasca", "I Costumi", "Le Libagioni", "La Musica", "La Guerra", "La Morte", "I Preziosi") presenta una panoramica delle culture precolombiane (dal 1500 a.C. fino all'arrivo degli Spagnoli nel 1532): vestiti interamente ricoperti d'oro dei sovrani dell'antico Perù, i "paraphernalia" (corredi composti da coltelli sacrificali, diademi, strumenti musicali…) utilizzati nei rituali che garantivano l'equilibrio del cosmo e la crescita dei raccolti, gli ornamenti (corone, orecchini, narigueras, collane, pettorali, raffigurazioni di uomini e animali e divinità…) sempre in oro, che visibilmente mostravano la condizione semidivina dei re, i reperti del corredo funerario (maschere in oro, sculture in terracotta e legno…) che accompagnavano i morti nel loro viaggio nell'Inframondo. In questo contesto si trova anche una mummia, concessa in prestito in via del tutto eccezionale. Un "viaggio" che si snoda attraverso gli aspetti inconsueti e meno conosciuti di questi popoli. Grazie alla straordinaria bellezza dei reperti esposti, il pubblico ha un'occasione unica per scoprire la spiritualità dei popoli dell'antico Perù, fondata su religioni che permeavano ogni aspetto della vita quotidiana e che garantivano un continuo rapporto con le divinità del Cielo, della Terra e dell'Inframondo e coi mondi "altri" che custodivano gli "alter ego" di tutte le cose animate e inanimate e la conoscenza del passato e del futuro. Il percorso espositivo si conclude con gli spazi che accolgono la mostra (allestita in contemporanea a "Inca") "Plus Ultra. Oltre il Barocco", dedicata invece all'arte dell'epoca post-colombiana e che riunisce, per la prima volta in Italia, 90 tra i maggiori capolavori del barocco latinoamericano.
L'evento bresciano, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, col patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dell'Istruzione e della Ricerca Scientifica, dell'Ambasciata del Perù in Italia, dell'Ambasciata d'Italia a Lima. I pezzi esposti provengono dai maggiori musei peruviani, il Museo Nacional de Arqueología, Antropología e Historia del Perú, il Museo Arqueológico Rafael Larco Herrera, il Museo "Oro del Perú"-"Armas del Mundo" - Fundación Miguel Mujica Gallo, il Museo Nacional Sicán, il Museo Arqueológico Nacional Brüning, il Museo Tumbas Reales de Sipán, e altri ancora. Info: www.incabrescia.it
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