Futurismo e Dada: "Nel segno dell'avanguardia. L'arte a Mantova tra Futurismo e Dada. Con un omaggio al movimento fondato da Filippo Tommaso Marinetti nell'anno del centenario" è il titolo della nuova mostra inaugurata nella sede della Casa del Mantegna. La Provincia di Mantova vuole fare un omaggio al movimento fondato da Filippo Tommaso Marinetti nell'anno del centenario e indagare una pagina di storia del'arte di grande interesse ma ancora poco conosciuta, inserendola nel panorama nazionale dedicato alle celebrazioni del centenario futurista, dando un particolare rilievo alle figure di Gino Cantarelli e Aldo Fiozzi e alla loro esperienza dadaista, ma anche a Mino Somenzi, promulgatore delle idee del movimento futurista attraverso numerose riviste da lui fondate.
Sin dal primo manifesto pubblicato da Filippo Tommaso Marinetti su "Le Figaro" il 20 febbraio 1909 e anticipato proprio su "La Gazzetta di Mantova" il giorno 8 dello stesso mese, il movimento futurista si proponeva un rinnovamento totale nei campi della pittura, della scultura, dell'architettura, della letteratura, della musica, del teatro, della grafica, fino a raggiungere, con il passare degli anni, obiettivi sempre più totalizzanti, come dimostrano la quantità e varietà dei manifesti e dei proclami pubblicati nel giro di pochi anni. I manifesti, insieme alle serate futuriste e all'intensissima attività editoriale e espositiva, erano i mezzi prescelti per attuare una capillare diffusione sulla penisola della poetica futurista. Il ciclone futurista investe anche la città di Mantova, con due serate, più visite dello stesso Marinetti, una conferenza del pittore Umberto Boccioni e l'organizzazione di una delle più significative esposizioni del tempo dedicate al movimento. Da questo fermento si costituisce già nel 1916 a Mantova un Gruppo Futurista del quale fanno parte Gino Cantarelli, Giovanni Cenna, Emiliano Diobelli, Aldo Fiozzi, Mino Somenzi. Due dei componenti del Gruppo Gino Cantarelli e Aldo Fiozzi saranno poi anche animatori, insieme a Julius Evola, del versante italiano di Dada. Con la collaborazione di Evola, lavoreranno alla diffusione del movimento pubblicando a Mantova una rivista e partecipando ad esposizioni in Italia, il tutto istaurando una fitta corrispondenza con Tristan Tzara, con il quale firmeranno il manifesto "Dada souléve tout".
La Provincia di Mantova vuole con la mostra "Nel segno dell'avanguardia. L'arte a Mantova tra Futurismo e Dada. Con un omaggio al movimento fondato da Filippo Tommaso Marinetti nell'anno del centenario", ospitata presso la Casa del Mantegna, indagare una pagina di storia dell'arte di grande interesse ma ancora poco conosciuta, inserendola nel panorama nazionale dedicato alle celebrazioni del centenario futurista, dando un particolare rilievo alle figure di Gino Cantarelli e Aldo Fiozzi e alla loro esperienza dadaista, ma anche a Mino Somenzi, promulgatore delle idee del movimento futurista attraverso numerose riviste da lui fondate.
Biglietto ridotto: possessori di Mantovacard, possessori di CartaMusei, soci Arci, soci Touring, Amici di Palazzo Te, MAC, gruppi di oltre 15 persone. Gratuito: maggiori di 65 e minori di 16 anni (se accompagnati), giornalisti in possesso di tesserino, scuole italiane di ogni ordine e grado statali e non statali (previa prenotazione), portatori di handicap. Info: www.turismo.mantova.it
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