Rimarrà esposto fino al 14 febbraio il "San Benedetto" di Antonello da Messina nell'Artbox allestito nel Palazzo della Regione (via Filzi) nel contesto dell'evento "La Regione dà luce all'arte". Il "San Benedetto", splendido olio su tavola di pioppo (di proprietà della Regione Lombardia, in deposito presso le Civiche Raccolte d'arte del Castello Sforzesco), prenderà, per così dire, il posto di Francesco Hayez in questo spazio esclusivo, l'Artbox, che mette il visitatore a tu per tu con l'opera d'arte, e poi lo cederà a Tiziano Vecellio e Mario Sironi.
L'ARTBOX. Avviata lo scorso 3 dicembre, l'iniziativa "La Regione dà luce all'arte" comprende, oltre all'Artbox, una mostra con 22 capolavori dell'arte rinascimentale e barocca provenienti dal patrimonio degli ospedali lombardi (Giovanni Cariani, Moretto da Brescia, Romanino, Giovanni Battista Moroni, Camillo Procaccini, Fra' Galgario tra gli altri), aperta gratuitamente fino al 28 febbraio. Dal giorno dell'apertura fino a ieri sono state circa 3.500 le persone che hanno visitato la mostra e l'Artbox. Molti gli studenti, ma numerosi anche i semplici cittadini o i turisti (non solo italiani).
«Siamo soddisfatti - commenta il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni - per la risposta dei cittadini al nostro invito a godere l'arte e la bellezza all'interno di un'altra opera d'arte che è il Palazzo Pirelli. Con questa iniziativa infatti abbiamo voluto mettere a disposizione di tutti un patrimonio di bellezza e di arte di altissima qualità, recuperando i capolavori, spesso poco conosciuti, degli ospedali lombardi. Il nostro obiettivo è recuperare e rendere fruibile questa ricchezza, anche in forme nuove». Si tratta di un patrimonio che conta oltre 20mila oggetti, di cui 8mila dipinti, oltre ad archivi, biblioteche e altri importanti manufatti.
L'OPERA. Il capolavoro di Antonello (Messina 1430 ca - 1479) presenta la figura severa di San Benedetto, che si staglia su di un fondo oro che reca ancora le tracce di un'incorniciatura trilobata, testimonianza dell'originaria carpenteria gotico-catalana. Ancorato dall'ombra proiettata sul pavimento, espediente squisitamente prospettico, si nota il panneggio che rivela una preziosa tessitura pittorica, ricca della fodera di seta del piviale e della mitria, costellati di brevi e rapidi tocchi a sottolineare gli sbattimenti della luce. Ma è nell'incarnato e nella formidabile testa del santo che si può apprezzare quella che diverrà l'altissima arte di Antonello da Messina, preambolo ai grandi ritratti e apice di un'arte giovanile consumata tra la nativa Sicilia aragonese e la formazione nel crogiuolo partenopeo accanto a maestro Colantonio.
Gli altri appuntamenti con l'Artbox saranno, dal 18 febbraio al 21 marzo, con il "Ritratto di Giulio Romano" (1536 o 1538) di Tiziano Vecellio e, dal 25 marzo al 25 aprile, con il "Ritratto di Carlo Carvaglio" (1932-1933) di Mario Sironi.
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