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Paesaggi
I paesaggi sono pronti.
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a ogni persona che passa di là.
I paesaggi sono unici
nella loro verità.
Melody Aurora Sara
(9 anni)



 
 

 

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Pubblicato il: 01/03/2010

Tra le balene e i cactus della messicana Baja California

Dai Tour Operator: I Viaggi di Maurizio Levi

Baja California si trova in territorio messicano. La Bassa California è una penisola lunga ben 1.200 km, larga solo tra 45 e 168 km, che separa la costa occidentale del Messico dall'oceano Pacifico mediante lo stretto Mare di Cortès o golfo di California. Una lunga e stretta striscia di terra dal paesaggio assai vario: una spina dorsale montuosa, le Sierre (che al nord supera i 3.000 m), profondi canyon, antichi vulcani, un enorme deserto sabbioso e roccioso (con la maggiore e più spettacolare concentrazione di cactus e piante grasse del pianeta), ma anche oasi con palme da dattero, agrumeti e coltivi. Ci sono poi 3.000 km di coste con rocce e spiagge stupende, acque color verde smeraldo nel golfo e blu scuro nel Pacifico, lagune e una miriade di isole su uno dei mari più pescosi del mondo. Un mare, paradiso di surfisti e pescatori, ricco di 800 specie diverse dove si incontrano tartarughe, leoni marini, delfini, foche elefanti, otarie, balenottere azzurre, megattere, orche, pellicani, starne, gabbiani e la maggior varietà di cetacei degli oceani e, fino al 1940, anche i più ricchi banchi di ostriche perlifere, tra cui le preziosissime perle rosa e nere.

Scoperta nel 1535 dai conquistadores di Cortès, fino al 1700 si credeva trattarsi di un'isola e dei pochi indios originari che vi fecero sorgere diverse missioni di gesuiti oggi restano solo stupende pitture rupestri in diverse grotte e chiese dalla tipica architettura coloniale. Resistono invece esponenti della fauna autoctona, che annovera diversi endemismi, come cervi, volpi, coyote, puma, linci, procioni, crotali e serpenti a sonagli. I cactus offrono un vero spettacolo: dalle agavi, da cui si estrae la tequila, ai cardoni a forma di candelabro alti fino a 18 metri, ai cirio con in cima fiori rossi e gialli. Fino al 1973 (anno di costruzione della strada che l'attraversa da nord a sud per 1.700 km), costituiva uno degli ambienti naturali più incontaminati del continente nordamericano. Gli ospiti più famosi sono tuttavia le balene grigie, che tra gennaio e marzo migrano dall'Alaska con un viaggio di 8mila chilometri per venire a svernare, riprodursi, partorire e svezzare i loro piccoli nelle acque basse e calde delle lagune sul Pacifico, ricche di plancton e molluschi. Ogni anno il fenomeno riguarda 15mila esemplari che, in questo periodo, sono talmente mansueti da avvicinarsi alle imbarcazioni dei turisti tanto da farsi accarezzare: prima mettono fuori la testa per osservare la situazione, poi cominciano a fare salti, danze e acrobazie, fino a schizzare fuori dall'acqua con tutto il corpo, per ricadere sulla schiena con grande esplosione di spruzzi. Solo di recente si è scoperto che questi animali, lunghi fino a 14 metri e del peso di 30/40 tonnellate, dispongono di un'intelligenza complessa, possiedono un linguaggio articolato basato su suoni a bassa frequenza udibili anche a ragguardevole distanza e un complesso comportamento sociale.

IL VIAGGIO. L'operatore milanese "I Viaggi di Maurizio Levi" propone un originale itinerario di 10 giorni in fuoristrada alla scoperta dei più peculiari aspetti naturalistici e ambientali della Baja California meridionale. Il percorso parte dal capoluogo La Paz e tocca una serie di minuscoli villaggi sorti attorno alle antiche missioni. Dopo la visita delle maggiori saline del mondo a Guerrero Negro e al museo delle pitture rupestri di San Ignacio, il primo contatto con le balene avviene nella laguna Ojo de Liebre, dove se concentrano fino a 2mila esemplari, con due uscite in barca che si avvicinano talmente da poterle quasi toccare con mano, e poi nella laguna di San Ignacio, riserva naturale e base biologica di studio. Altro incontro con questi enormi mammiferi marini avverrà nella spettacolare Bahìa Magdalena, dove in barca tra le isole si potranno osservare anche leoni marini, delfini, cormorani, pellicani e falchi pescatori, oltre ad immense distese di conchiglie da fare la gioia di ogni collezionista. Nelle acque turchesi di Isla Espiritu Santo si potrà infine nuotare assieme ai leoni marini. Partenze mensili per piccoli gruppi con voli di linea da Milano e Roma via Mexico City fino a marzo, poi il 1 e il 17 agosto 2010 (in agosto durata 14 giorni), pernottamenti in hotel e campo tendato di buon livello con mezza pensione e alcune cene, guida italiana, quota da 2.580 euro.

Info:
www.deserti-viaggilevi.it

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