Paesaggi
I paesaggi sono pronti.
Portano gioia e felicità
a ogni persona che passa di là.
I paesaggi sono unici
nella loro verità. Melody Aurora Sara
(9 anni)
Safet Zec, il potere della pittura al Museo Correr
AgendaEventi: Venezia > Fino al 18 luglio 2010
La mostra presenta oltre 130 opere, oli, tempere, disegni a matita, schizzi e studi preparatori, grandi dipinti e piccole tele, realizzate negli ultimi 10 anni di attività dell'artista bosniaco, protagonista drammatico e magistrale della figuratività odierna. Dotato di un talento precoce e straordinario, Zec rimanda ad ascendenze classiche, da Tintoretto a Palma il Giovane, da Caravaggio fino a Freud; mostra la sicurezza linguistica degli antichi maestri e, insieme, l'ansia di ricerca di un indagatore solitario e la frenesia dello sperimentatore. La quantità e la qualità della sua produzione finita e non-finita è sorprendente, ma la trasparenza è cristallina, il controllo totale, singolarmente lucido e razionale. Safet Zec è forse il più importante rappresentante della riflessione sulla tragedia di un popolo e sulle sconfinate possibilità della pittura da un lato di partecipare al suo strazio, dall'altro di fornire letture poetiche di un mondo quotidiano.
Lungo nove sale al secondo piano del Museo Correr, il percorso si snoda in sequenze tematiche di estrema suggestione. La prima grande opera, Facciata veneziana (tempera e acrilico su carta, cm 120x350) testimonia il legame e l'appartenenza dell'artista alla città che lo ha accolto quando la guerra nell'ex Jugoslavia lo costrinse nel 1992 alla fuga da Sarajevo. Seguono le immagini, le atmosfere, gli strumenti dell'atelier veneziano, rifugio e origine di un'esistenza e di un' attività artistica che rinascono e si rinnovano. Alle vedute di una Venezia "minore", struggente nella sua autenticità, si succedono nature morte, "vite silenziose" nella definizione di Zec, barche e porte, ceste, pennelli, colori, corde, taglieri, specchi. E forme di pane di suggestione sacrale.
Safet Zec è nato in Bosnia nel 1943, ultimo di otto figli di un calzolaio. Il suo straordinario talento si forma alla Scuola di arti applicate di Sarajevo e all'Accademia di Belgrado. Tuttavia l'isolamento interiore di quegli anni lo porta a distruggere quasi tutti i suoi primi lavori. A Belgrado incontra la moglie artista Ivana, restaura una vecchia casa nell'antica città di Pocitelj, che mantiene anche quando, nel 1987, torna a vivere a Sarajevo da pittore affermato. Con la guerra Pocitelj è distrutta e con essa tutte le sue opere incisorie. Fugge a Udine, poi a Venezia. Dalla fine del conflitto l'artista ha ripreso un'assidua frequentazione con la sua terra. A Sarajevo lo Studio-collezione Zec è ora un centro di iniziative culturali, oltre che sede espositiva delle sue opere. In futuro, la sua casa-studio di Pocitelj ospiterà una scuola di grafica.
Mostra a cura di Pascal Bonafoux e Giandomenico Romanelli, catalogo Skira. Sede: Museo Correr, Piazza San Marco, Venezia. Orario: 10-18 fino al 18 luglio 2010. Biglietto 5 euro. Gratuito per acquirenti del biglietto per I Musei di Piazza San Marco, Museum pass Musei Civici Veneziani; portatori di handicap con accompagnatore; membri I.C.O.M.
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