Paesaggi
I paesaggi sono pronti.
Portano gioia e felicità
a ogni persona che passa di là.
I paesaggi sono unici
nella loro verità. Melody Aurora Sara
(9 anni)
Il punto di forza del Salone del Gusto di Torino è l'attenzione all'aspetto didattico, alla degustazione e all'approfondimento. Ne sono una felice sintesi i Laboratori e Teatri del Gusto, dove produttori, esperti e grandi chef accompagnano il pubblico nell'esperienza sensoriale e di conoscenza; e gli Appuntamenti a Tavola nei luoghi simbolo dell'enogastronomia piemontese, realizzati dal gotha della cucina mondiale. Il programma del Salone del Gusto, on line al sito www.salonedelgusto.it, permette di assicurarsi in anticipo la possibilità di aprirsi alla comprensione di un mondo così interessante e vario.
La realizzazione degli eventi in calendario è resa possibile dall'estesa rete internazionale di Slow Food (presente in 130 Paesi) strettamente connessa a quella di Terra Madre, diffusa in modo ancora più capillare nel mondo della produzione, in collaborazione con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus e con l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. Il programma 2010 è una sintesi matura tra l'edonismo e la presa di coscienza che caratterizzano la storia dell'associazione della chiocciola: degustazioni ricercate di altissima qualità, presenza di personaggi-mito, spazi dedicati alle comunità di Terra Madre e ai Presìdi, coerenza con i princìpi del buono, pulito e giusto.
Fuori dal Lingotto Fiere, dimore storiche, castelli e ville ospitano 24 appuntamenti con i migliori chef internazionali e con i migliori tra i "chiocciolati" delle Osterie d'Italia e gli aderenti all'Alleanza cuochi-Presìdi. Grande spazio al vino nei Laboratori del Gusto. Tre le degustazioni guidate da famosi sommelier, agronomi, enologi e biologi, per leggere il vino attraverso i territori e i diversi stili in vigna e in cantina. I vignerons d'Europe spiegano il senso del limite e il concetto di autenticità. Non mancano le verticali classiche, le escursioni in territori lontani e poco esplorati, dalla Nuova Zelanda all'Istria, i connubi collaudati, espressione di un terroir.
Otto momenti dedicati alle comunità del cibo e altrettanti ai Presìdi internazionali e 19 agli italiani. Alcune novità: quattro appuntamenti di alto livello sui cocktail, condotti dai migliori bar tender mondiali, e tre laboratori intitolati Nutrire la città: come trovare il meglio del cibo buono, pulito e giusto a Milano, a Berlino e a Parigi, assaggiandolo a Torino. Quattordici appuntamenti esclusivi sono riservati ai soci Slow Food. Infine, l'idea più originale di quest'anno, la Cena degli avanzi. Un gruppo di cuochi, dal ristorante stellato all'osteria chiocciolata, lunedì 25 ottobre, eserciterà fantasia e tecnica utilizzando come materia prima quanto avanzato dalle cucine del Teatro, dei Laboratori, e prodotti dei Presìdi italiani e internazionali, o dei Mercati della Terra, che non possono essere conservati o rispediti in patria. Una vera e propria festa firmata da una squadra disposta a giocare con l'estemporaneo.
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