Paesaggi
I paesaggi sono pronti.
Portano gioia e felicità
a ogni persona che passa di là.
I paesaggi sono unici
nella loro verità. Melody Aurora Sara
(9 anni)
Una delle più piccole Denominazioni di Origine Controllata italiane
CiboVino: Tullum Doc
Una buona notizia per l'Abruzzo viene proprio dal vino.
Presentata a Pescara con tre testimonial Abruzzesi doc, i giornalisti Alda
D'Eusanio, Giulio Borrelli e Adua Villa, Tullum ne è la dimostrazione. Sarà una
delle più piccole Denominazioni di Origine Controllata italiane, perché da
disciplinare insiste esclusivamente sul comune di Tollo, in provincia di
Chieti, 4.200 abitanti quasi tutti viticoltori. Sarà anche il simbolo della
rinascita di un territorio e un segno di speranza per tutte le aziende
abruzzesi colpite dal terremoto. Tollo, infatti, fu rasa al suolo durante la
Seconda Guerra Mondiale, ma proprio grazie alla viticoltura ha saputo
ricostruire l'identità inaugurando ora un nuovo percorso per l'enologia
regionale, che per 40 anni ha comunicato quasi esclusivamente Trebbiano
d'Abruzzo e Montepulciano d'Abruzzo. Ed è strano pensare che una regione così
ricca, con un ambiente tanto vario, abbia finora tre sole Doc e una Docg, mentre
la Toscana, ad esempio, ne ha ben 16. Con il progetto Tullum i promotori
sperano di aprire un nuovo percorso che esalti la vocazione delle singole aree,
i vitigni autoctoni, le specificità pur rafforzando la promozione e la tutela
delle Doc storiche.
I vini Tullum sono prodotti
esclusivamente con uve della cittadina di Tollo e le singole tipologie dovranno
provenire dalle specifiche zone del mappale. Quest'ultima è una scelta molto rigorosa,
frutto di un lungo studio, che non solo individua i confini della Doc, ma anche
i fogli mappali dove è autorizzato l'uno o l'altro vitigno. Proprio le varietà sono
una novità perché per la prima volta Tullum rende Doc gli autoctoni Pecorino e
Passerina. Le regole di produzione saranno rigorose. La resa per ettaro sarà molto
bassa, il Pecorino e la Passerina non potranno produrre più di 90 q per ha. La
densità di impianto sarà di almeno 3.300 ceppi per ha. Sono esclusi i vigneti
di fondovalle al di sotto degli 80 m slm. La vinificazione potrà essere
effettuata esclusivamente in zona.
Tullum si rivolge al consumatore attento
alla qualità, alla sostenibilità, alla salubrità e all'eticità del vino.
«Abbiamo studiato questa Doc perché siano vini da ricordare. -afferma Andrea Di
Fabio, direttore commerciale di Feudo Antico, società che commercializzerà
Tullum-. Siamo partiti dallo studio dei suoli, del microclima, dei
portainnesti, definendo poi i singoli fogli mappali, dove concentrare la
produzione dei specifici vitigni». La potenzialità della Doc a
regime è di 300 ha. La produzione per il primo anno si attesta sulle 66mila
bottiglie delle tipologie Tullum Doc Bianco, Tullum Doc Passerina, Tullum Doc
Pecorino, mentre per il Tullum Superiore ed il Tullum Rosso dovrà attendere il
2010. Originale il packaging, al quale hanno lavorato due importanti società:
lo Studio Doni & Associati di Firenze e Sinergia ADV.
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